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Iglesias
“indossa” abiti e costumi diversi che sottolineano
la sua Storia secolare. Sono
costumi che rappresentano la fede, nel caso di quelli indossati nella
Settimana
Santa quando una lunga teoria di uomini vestiti con tuniche bianche e
cappucci
sul viso attraversano le vie del Centro Storico al seguito dei dolori e
delle
pene di una Madre e di un Figlio. Sono altri costumi quelli che nella
stessa
Settimana rappresentano i personaggi che appaiono in quella
“scena” di
passione. Vi sono poi quelli della tradizione folklorica iglesiente,
dove le
“mantiglie” i “corpettus”, su
“sereniccu” e i fazzoletti di pizzo fanno
riferimento alla ibericità del costume dei nostri bisnonni e
nonni. Vengono
quindi quelli delle Confraternite secolari, autentiche icone della
pietà civica
di una popolazione nobile e orgogliosa, qui in particolare sono gli
“Hermanos”
della Confraternita del Santo Monte che sono nel vissuto cittadino i
rappresentanti piu’ importanti e conosciuti. Poi i costumi delle Associazioni Medievali Iglesienti sfarzosi, poveri, eleganti o rigidamente militareschi come si conviene ad una varietà di ceti sociali che si riferiscono al XIII secolo. Seguono i costumi dei portatori dei “Candeli dell’Assunta” e quelli dei personaggi trecenteschi che fanno rivivere questa Processione codificata nel Breve di Villa di Chiesa.. A ben vedere la Città racchiude al suo “interno” culturale, diverse forme di rappresentazione “scenica” della sua Storia con un palinsesto ben definito e che la colloca sicuramente fra le Città piu’ ricche di un fascino che non muore mai. |