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Esiste nella
Città di Iglesias un luogo dove il ricordo e
l’angosciante speranza di chi resta, sono stati
affidati, tanto tempo fa, alle mani fatate di un uomo che ha saputo far
nascere dalla roccia pizzi e merletti, occhi infantili, oggi
colorati dai licheni , madri strappate ai propri cari o nobili di
lignaggio baffuti e impettiti. Tutti in rappresentati in quei fuggenti
attimi di vita che si vuole arrivi a chi, poi con ammirazione, li vede
o li piange.
Le mani fatate sono quelle di uno scultore morto misteriosamente e che ha trasfuso, attraverso la propria arte, i pregi, solo quelli, di chi pagava per eternizzare un amore che andava via per sempre. Quello scultore era Giuseppe Sartorio. Iglesias conserva questo prezioso tesoro nel suo Camposanto Monumentale. avanti |